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Focaccia di NATale rucola e melagrana

Focaccia di NATALE : è una focaccia semplice, alta e soffice , suona un po’ come un classico abbinamento rucola e grana? Ma questa volta farcita e vestita da Natale grazie ai colori del pesto di rucola e ai chicchi di melagrana!


 

Ingredienti per la focaccia

-250 gr di farina zero

-30 grammi di amido di mais

-200 gr di acqua a temperatura ambiente

-65 gr di lievito madre 

-20 olio evo

-6 gr di sale

Per la farcitura : pesto di rucola fatto in casa, foglioline di rucola fresca e qualche chicco di melagrana

Ingredienti per il pesto di rucola che sarà ottenuto tritando e amalgamando semplicemente:
Un mazzetto di rucola
5 noci
Olio evo qb e un pizzico di sale


Procedimento focaccia:

Pesare gli ingredienti e miscelare le farine , aggiungere l’acqua e impastare il tutto aiutandosi con una forchetta. Aggiungere il lievito madre spezzettandolo in piccole parti.  Appena amalgamato il tutto lasciare a riposo 15 minuti. Poi aggiungere olio e sale, impastare delicatamente per qualche minuto finché si sente l’impasto liscio ed elastico. Ungere una teglia (va benissimo una teglia da 25 o 28 cm di diametro) e sistemarlo delicatamente sul fondo, facendo pressione con i polpastrelli ben unti d’olio, lentamente e delicatamente. 

Lasciare così in forno spento, a lievitare per 6 ore circa. Trascorse le 6 ore la focaccia sarà raddoppiata di volume, esercitare un po’ di pressione sulla superficie unta e infornare a forno caldo a 200°. Coprire la teglia con foglio di carta stagnola senza che questo tocchi la superficie della focaccia. Meglio usare una teglia col bordo alto.

Cuocere per 15/20 minuti .Togliere la carta forno, spalmare delicatamente la superficie con uno strato di pesto, e cuocere per altri 15 minuti. Gli ultimi 5 minuti con il calore solo sulla parte inferiore del forno.

Sfornare e condire con della rucola tritata fresca e decorare con i chicchi di melagrana per avere un effetto ” alberodi Natale” . Da mangiare tiepida é ancora meglio: il gusto é sublime !

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Pane a fittas di Ozieri

Non è una pasta ma é “Pane a fittas” con scampi freschi zafferano e scaglie di bottarga. Ristorante La Torre @salva_polo. Il pane sardo di cui parlavo nel post precedente? Il pane fine di Ozieri.

Il pane, alimento sacro e fondamentale in tavola, che se si prepara bene non si butta via mai, neanche un pezzetto, e anzi gli si concede una seconda vita. “” anticamente preparato in casa, con l’uso del lievitomadre, nel proprio fornoalegna, conservato a lungo nella madia, appena si seccava un po’ veniva poi preparato come una pasta.. Quindi tagliato a pezzetti, messo un po’ a bollire e condito come dei maltagliati, dei ravioli, ecco. E fatto così si chiama Pane a fittas, ecco qua un esempio, delicatamente saporitissimo.
Qui siamo al #ristorante La Torre di @salva_polo

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Focaccia d’autunno alla zucca funghi e cipolle

E’ lei la mia ricetta salata per Talent for food , questo bellissimo progetto promosso da Aifb, Dieffe e Assindustria Veneto Centro per conoscere e raccontare sul web i prodotti dell’area Veneto centro, ci vede in gioco, in 40 blogger d’italia, con le nostre ricette foto e fantasia grazie alla mistery box di cibo inviatoci per scatenarci. Una bella sfida tra le eccellenze di una regione ricca di tradizione e cibo di qualità.

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Panini al latte (senza lattosio)

Soddisfatta e grata per questa nuova collaborazione con Arborea vi presento i paninetti più leggeri dell’anno:

Capita spesso che le signore partecipanti ai miei laboratori mi chiedano, per i propri bimbi con intolleranza al lattosio, se ci siano soluzioni alternative all’uso del solito latte per le ricette dei pani che lo prevedano e si, esistono eccome, e di qualità.

Grazie alla collaborazione con Arborea, la casa produttrice del latte più famoso di tutta l’isola sarda, da sempre impegnata nella qualità dei propri prodotti e nel rispetto per il territorio, e il blog della mia amica Cristiana Grassi www.orataspensierata.it,[ membro Aifb come me] , abbiamo provato ad utilizzare i prodotti della linea Ad, di latte 100% sardo, pensata proprio per chi non può digerire il lattosio. Abbiamo inserito questi ingredienti ad alta digeribilità, in ricette che siamo abituati a conoscere bene. Sono sempre più numerose le persone che soffrono di intolleranza al lattosio, e utilizzare un latte ad alta digeribilità é un grande aiuto. Il risultato qui è stato perfetto, il latte e il burro Ad hanno conferito all’impasto una sofficità e fragranza ottime e i panini perfetti dall’impasto all’ assaggio.

La ricetta é molto semplice, ecco gli ingredienti per una teglia da forno standard (14/15 paninetti da 40 grammi più o meno)

250 gr di Farina zero

170 gr di Latte Ad

20 gr di Burro Ad

80 gr di Lievito madre (rinfrescato da 5 ore)

20 gr di Zucchero di canna

3 gr di sale

10 gr di amido di mais

Un tuorlo per spennellatura finale.

Iniziamo sciogliendo il lievito madre nel latte a temperatura ambiente, aiutandoci con una forchetta o una frusta a mano. Aggiungiamo anche lo zucchero, (meglio se ridotto in polvere con un tritatutto).Dopo qualche minuto aggiungiamo la farina, setacciandola per evitare la formazione di piccoli grumi e impastiamo dapprima con un cucchiaio e poi a mano. Lasciamo riposare l’impasto in ciotola appena lo sentiamo omogeneo ed elastico. _Coprire ora la ciotola con un telo _

Intanto facciamo ammorbidire il burro, meglio metterlo in un contenitore a bagnomaria, e lo inseriamo nell’impasto dopo un riposo di mezz’ora. Il burro deve essere inserito poco a poco, appena una piccola quantità é completamente incorporata, procedere con un’altra quantità. Fino a completo assorbimento.

Lasciamo riposare l’impasto per una mezz’ora e poi procediamo con un giro o due di Pieghe. Prendiamo un tarocco o anche un coltello di ceramica e tagliamo dei pezzetti d’impasto che andremo ad arrotondare come palline. Ogni pallina deve essere pirlata per bene e poi appoggiata sulla carta forno per la lievitazione. Dopo 6 ore circa, o comunque al loro raddoppio di volume, trattandosi di lievitazione naturale, accendiamo il forno a 190 gradi, li spennelliamo delicatamente in superficie, con un emulsione ottenuta con un tuorlo e un cucchiaio abbondante di latte Ad.

Cuociamo in forno caldo a 190 gradi , statico, per 20 minuti circa.

Eccoli appena sfornati, ancora caldi e profumati. Perfetti per buffet per le feste, merende dei piccoli e dei grandi, aperitivi e pic nic di primavera.