La pizza per me è proprio la Margherita ,
con la sua semplicità di gusti , dove è fondamentale un buon impasto ben lievitato, il sugo di pomodoro perfetto e la mozzarella giusta che ne fanno un prodotto di gratificante qualità.
La pizza per me è proprio la Margherita ,
con la sua semplicità di gusti , dove è fondamentale un buon impasto ben lievitato, il sugo di pomodoro perfetto e la mozzarella giusta che ne fanno un prodotto di gratificante qualità.
La mia prima ricetta per il viaggio nel gusto con Caseificio il Fiorino e Aifb : la Crescia o Pizza di Pasqua
a lievitazione naturale, ricetta tipica per il pranzo Pasquale che ha origine sicuramente nel marchigiano ma diffusa con diverse varianti in tutte le regioni del centro Italia.
Volevamo una pizza home-made che anche senza il forno a legna nè un forno professionale ci desse il gusto di averla fumante a casa e con ingredienti scelti da noi, sani e digeribili, da farcire freestyle o gourmet come va tanto di moda adesso, con solo lievitomadre, da cuocere in vacanza , anche in minifornetto quindi, e velocemente, che la sera mi svolta il *cosapreparopercena*, che piacesse ai bimbi, con una mollica carnosa alveolata e soffice
e a lunga, lunghissima lievitazione. Insomma una pizza con queste caratteristiche, perfetta anche per il progetto Impasti Urbani, come molti ci chiedono, (associazione che curo con una socia di cui vi parlo in bio nell’home page del blog :Su di me) ed eccola qua. Un successone, graditissima subito da calda e apprezzata anche la fettina fredda rimasta.
Ho preparato tre pizze tonde per una teglia con diametro da 24 cm , vi do la dose per una pizza che é bella nutriente e poi vi regolate voi.
Ingredienti per una pizza:
150 gr di farina (120 gr farina Multicereali e 30 gr Integrale bio AlceNero)
50 gr di lievito madre rinfrescato da 4ore
130 gr di acqua
4 gr olio evo
4 gr di sale
Per la farcitura di queste in foto abbiamo usato semini di sesamo, della scamorza tagliata a quadratini , sugo di pomidoro e pomodorini cherries dell’Alcenero)
Iniziamo dall’impasto:
setacciamo le farine, aggiungiamo quasi tutta l’acqua piano piano e impastiano a mano. Aggiungiamo la dose di lievitomadre a poccoli pezzetti e continuiamo a impastare. Appena otteniamo un composto liscio ed elastico lo lasciamo riposare per 30 minuti per non surruscaldarlo con le nostre mani.
Trascorsa una mezz’ora inseriamo sale e olio amalgamare bene fino a completo assorbimento , l’impasto dovrebbe presentarsi morbido elastico e idratato, non troppo solido; lasciamo riposare in ciotola per un’oretta, dopo aver massaggiato la superficie dell’impasto con dell’olio d’oliva per evitare che si asciughi .
Trascorsa unoretta lo trasferiamo in frigo coperto ermeticamente con coperchio o pellicola e lo teniamo lì 30 ore circa.
Quando lo tireremo fuori dal frigo sarà perché abbiamo deciso di infornare le pizze 5 ore più tardi, facciamo allora i nostri calcoli: e sarà meglio tenere limpasto al limite qualche ora in più in frigo piuttosto che rischiare di tenerlo troppo a temperatura ambiente.
Una volta tirato fuori lo sistemiamo in spianatoia lievemente infarinata e pratichiamo due giri di pieghe a fazzoletto. Poi dividiamo l’impasto in due o tre a seconda del numero di pizze che vogliamo fare o anche dieci se le vogliamo piccine, riponiamo di nuovo in ciotola o vassoio coperto da dei canovacci e stendiamo la/le pizze solo prima di infornarle. E a quel punto si presenterà piena di bolle grandi e piccole da non schiacciare durante la stesura perché le daranno sofficità e carattere, in cottura 😊 le stendiamo su un piano insemolato o infarinato delicatamente con le mani, e procediamo con la farcitura a nostro piacimento. Il fornetto che ho usato io in vacanza scalda fino a 250 e ho cotto le pizze a questa temperatura per 20 minuti in teglia unta .per i primi 15 minuti ventilato e ho coperto la teglia con un foglio di carta stagnola per non seccare troppo i pomodorini e i restanti sempre a 250 ma statico.
La pizza delle vacanze ci piace proprio. 😃
Eccomi qui a scrivere due righe su una giornata profumata di pizza . Onorata e satolla per essere stata in giuria in questa gara , dove cinquanta pizzaioli isolani si sono messi in gioco , portando il loro impasto da ogni angolo della Sardegna, impasti creati e tenuti in lievitazione dal giorno prima o anche più , per essere infornati nei forni del complesso “Su Stentu” , alle porte di Cagliari.
Oh io adoro impastare, il lievito madre è ormai di casa da me, lo amo e me ne prendo cura.. Panifico di buona lena da anni.. e la pizza l’ho sempre fatta in teglia, bella alta e sofficiosa..