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Crescia di Pasqua al pecorino

La mia prima ricetta per il viaggio nel gusto con Caseificio il Fiorino e Aifb : la Crescia o Pizza di Pasqua

a lievitazione naturale, ricetta tipica per il pranzo Pasquale che ha origine sicuramente nel marchigiano ma diffusa con diverse varianti in tutte le regioni del centro Italia.

Un po’ torta e un po’ pane, delicata, sapida e molto, molto soffice. Io l’ho preparata con due pecorini:

Cacio di Caterina (Questo formaggio pare coniugare l’antica arte casearia femminile – e in particolare la storica predilezione di Caterina dei Medici per il suo marzolino – con la storia della famiglia Fiorini e soprattutto dell’intraprendente Caterina Pandolfi, moglie di Ferrero e madre del fondatore de “Il Fiorino”. E’ quindi un omaggio alle donne, perché erano le donne a fare il formaggio davanti al focolare “a vegliatura”, con il latte appena munto e ancora fragrante.)

e Riserva del Fondatore (premiato al #worldcheeseawards – Super Gold e due menzioni speciali come ‘Miglior formaggio italiano’ e quinto formaggio assoluto nel mondo

Un lievitato perfetto per colazioni salate, aperitivi, spizzichi e merende, da solo o per fare sandwich e tartine golose. Anche a distanza di diversi giorni, si mantiene soffice e fragrante grazie ai lipidi regalati all’impasto dall’inserimento di formaggi di qualità.

Ingredienti per uno stampo da pan bauletto:

-330 farina

-100 gr di lievito madre rinfrescato da 5 ore

-100 gr di pecorino Riserva del Fondatore

-100 gr di Cacio Caterina

-130 gr di latte

-50 gr di burro

-3 uova

-10 gr di sale

Miscelare dapprima la farina con il latte, il burro a pomata e il sale, aggiungere le uova già sbattute insieme e piano piano anche i due formaggi grattugiati. Impastare per ottenere una texture morbida, omogenea ed elastica.

Lasciar riposare una mezz’ora e valutare se l’impasto si presenta liscio e ben amalgamato, a quel punto unire il lievito madre inserendolo a tocchetti e continuando a impastare.

Lasciare a riposo l’impasto per mezz’ora e poi valutare l’incordatura, impastare ancora qualche minuto e pirlare l’impasto per bene sulla spianatoia.

Riporlo poi a lievitare per 7 ore nello stampo scelto. Possibilmente in forno spento. Infornare a 200 gradi al raddoppio, a maturazione completata, appena prima é utile spennellare in superficie un’emulsione di olio evo e acqua per lucidarne la sommità e cuocere per 40 minuti circa, a seconda del forno.

Ed é pronta per il pranzo di Pasqua. Tagliare solo appena si raffredda. Buon appetito.

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