Dai nonni invece, in paese c’erano un sacco di verdure diverse e fresche tutti i giorni, dall’orto ma anche di campo, asparagi ,funghi, finocchietto, rucola, cardi… e tanta frutta selvatica: le more, i fichi, le perine selvatiche e i fichi d’india! Tutto cibo con un valore in più: erano pieni di energia solare, di vera stagionalità e purezza. Li raccoglieva mio nonno e li portava a casa la sera quando tornava dalla vigna. Arrivavano dentro una piccola cassetta montata sulla bici di nonno Michele, nonna Maria le aspettava, le prendeva con cura con quelle sue manine segnate dagli anni e dal lavoro, e riempiva la tavola di antipastini, insalate e frittate di una bontà unica. Crescendo ho scoperto con piacere quanto sia vasto il campo vegetale… e di come ortaggi cereali e frutta, cotti o crudi o anche essiccati siano il cibo più affine a me che amo i gusti delicati e leggeri. Nella mia cucina si mischiano sapori e colori vegetali per creare piatti digeribili e gustosi ma mai grassi o pesanti, niente carne e niente salumi, molto cibo fresco, di stagione, possibilmente senza passaggi in frigo, home made e sempre diverso.
Raramente vado al supermercato, troppe luci, troppo freddo e troppe etichette. Al mercato e nelle piccole botteghe ci si diverte molto di più. E quando posso coltivo pomodorini e zucchine in vaso, in mezzo alle mie amate ortensie e felci in terrazza, per appagare il mio pollice molto molto verde e commuovermi di fronte al veder spuntare quei piccoli frutti cresciuti sotto il sole. Veggie style in (non) poche parole.