Cagliari pizza

Trofeo World Pizza Cagliari

Eccomi qui a scrivere due righe su una giornata profumata di pizza . Onorata e satolla per essere stata in giuria in questa gara  , dove cinquanta pizzaioli isolani si sono messi in gioco , portando il loro impasto da ogni angolo della Sardegna, impasti creati e tenuti in lievitazione dal giorno prima o anche più , per essere infornati nei forni del complesso “Su Stentu” , alle porte di Cagliari.

Pizzaioli giovani tatuati e creativi che mostravano fieri ed emozionati le loro crature rotonde, sui taglieri davanti a noi,  una giuria curiosa di sapere tutto. Perchè diciamocelo: non c’è stata neanche una Margherita, una Napoletana o che ne so.. una marinara.. ecco. Erano tutte pizze dalle farciture più curate, innovative e ricercate. Qualcuna anche troppo “accessoriata” a mio avviso, io prediligo abbinamenti semplici, freschi,  gusti delicati adagiati su un impasto top , ma mi piace tantissimo ascoltare e ammirare quale lavoro stia dietro un prodotto fatto col cuore. Si sa, la maggior parte dei clienti di una pizzeria si siede al tavolo, dà un’occhiata al menù e ordina in base alla farcitura , ma ciò che conta di più per quanto mi riguarda, è il tipo di impasto, gli ingredienti usati, la tecnica e la lievitazione.  Abbiamo ammirato lievitazioni lunghe e lunghissime, con lievito  madre, impasti semintegrali, mix di farine interessanti, di grani e cereali, una addirittura di semola sarda, una impastata non con semplice acqua ma con una tisana allo zenzero, una aromatizzata allo zafferano e una alla clorofilla… assaporato spicchi fumanti di sapidità uniche e  addentato cornicioni leggeri e alveolati meravigliosi

     

La sensazione generale è stata che, finalmente, la pizza stia cambiando , o meglio si stia dando il giusto valore a questo alimento italiano che pur nella sua essenzialità e semplicità merita di essere sfornato e gustato comme il faut. E i professionisti ci sono. Se per anni ci siamo dovuti accontentare di pizze sufficienti, con ingredienti di pessima qualità, impasti surgelati , farine scadenti e una sete notturna dopo averle ingerite, è arrivato il momento di saper scegliere e gustare come deve essere davvero la buona pizza, che sia una pizza basica leggera e senza fronzoli o una pizza gourmet . L’evoluzione è in atto, cari appassionati di cibo, basta sapersi guardare intorno.

In giuria avevo accanto il pasticcere Leonildo Contis, lo chef Roberto Serra e Paolo Spadaro esperto di farine, e il confronto tra giurati nell’esprimere un voto è stato prezioso e interessante per una appassionata di lievitati come me.  Organizzazione impeccabile a cura della Consulta Accademia, una grande gara, e credo sia solo la prima di una lunga serie.

 

I vincitori del challenge isolano parteciperanno ora alla 26esima gara internazionale a Parma dove un’altra super giuria ingrasserà con gioia come siamo ingrassati noi qua.

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