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Su Pratt’e Cassa, cucina di una Sardegna antica.

Letteralmente “piatto della caccia” , in realtà una pentola usata anticamente per cuocere la cacciagione, ma perfetta anche per pesci e verdure, a fuoco lento, sulla brace.

I pastori lo portavano con sé, lo legavano all’asino, ci raccontano, e al bisogno diventava una comodissima pentolaapressionepuntozero, e anche un piatto, anzi due: la base e il coperchio. Esempi di tegami a cottura lenta sulle braci li abbiamo anche in altri paesi mediterranei, la cottura nella Tajine tunisina é molto simile sebbene si tratti di un manufatto in coccio, o anche la Cataplana, un tempo in ferro, in rame e oggi prodotta in alluminio in Portogallo. In Sardegna, viene ancora realizzato a mano da qualche artigiano (come Luigi Pitzalis per esempio a Isili ) che tiene viva la sua tradizione e utilità : il rame in cottura ha il merito di tenere omogenea la temperatura su tutta la superficie del tegame apportando un vantaggio sorprendente al cibo, che non va neanche girato, si tiene chiuso tra le due calotte bombate di questa navicella spaziale, e lentamente si cuoce.

Gli aromi e i profumi, in quel lento lavorìo, restano dentro al cibo cui appartengono , amalgamandosi gli uni con gli altri. È qui che ho conosciuto questa pentola : un pranzo da DomuAntiga, a Gergei, un grazioso paese nel cuore del Sarcidano,

dove i proprietari, che usano questi tegami da sempre, hanno deciso di farceli conoscere durante uno Slow-cooking-show. Hanno preparato un menù di bontà locali meraviglioso.

Tutto cucinato in una decina di Pratt ‘e cassa: dalla fregola (mai mangiata una fregola così buona, credetemi ), alle verdure in ratatouille , il pollo ripieno, l’agnello, il cavolo intero stufato e aromatizzato, le patate, il piccione e le trote del fiume qua vicino.. E molto altro. Un ricco pranzo dai sapori antichi. Noi commensali tutti deliziati dalla genuina semplicità e dai suoi effetti speciali.

Presente anche il Tg di Videolina , per parlare di questo caratteristico e antico utensile, dalle meravigliose potenzialità eppure così antico.

Come ho fatto a non conoscere prima questo prezioso Pratt’e Cassa? …? Ora ovviamente me lo voglio comprare, farò spazio in credenza, nella mia piccola cucina perché davvero merita un posto d’onore.

Comments (3)

  • Bellissima descrizione e di questa rara pentola in rame e, letta poco fa, anche della bottega delle artiste pasticcere di Quartu. Ecco perchè resto basita che una sensibilità ed una capacità fotografica come la sua, e una sfilza lunghissima di argomenti importantissimi per la cucina di Sardegna vengano distrutte da quella orrenda parola che traduce l’intraducibile: Fregula, gentile signora, FREGULA è la parola sarda ed è intraducibile. Ancor meno con la parola italiana Fregola che vuol dire ” eccitazione sessuale degli animali!. Cioè tutt’altro. Eppoi perchè voler tradurre il sardo? Cos’è vergogna dire le parole esatte sarde quando parliamo di piatti nostri e unici ? Storpiare il sardo con un italiano” proceddinu” non rende un favore a noi, alla nostra cultura, a nessuno insomma. Fatto fritto, impanatine, pardolaa,fregola: errori molto gravi. Parasfrittus, panadinas, pardula,fregula… così belli e unici nomi… Con stima, Mattea USAI

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  • Buona sera e buon Natale, sento parlare spesso di questa pentola, mia suocera la cerca da anni è possibile sapere il prezzo e dove si può acquistare?
    Grazie per l’attenzione vi auguro buone feste 😊

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    • Buonasera, mi scusi ho trovato ora il suo messaggio, avevo il sito in manutenzione.. la pentola credo costi tra i 60 e i 120 euro.. è prodotta in due dimensioni, può cercare Pitzalis Maestri del Rame di Isili , hanno anche le pagine Instagram e Facebook, da loro ne trova di bellissime

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