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Aranzadas ma di limone

Direttamente ispirata alla ricetta delle aranzadas, [che sono dei dolcetti sardi tipici del Nuorese, a base di scorze d’arancia caramellate nel miele e mandorle, molto apprezzati e raffinati , ma meno conosciuti di molti altri dolci decorati, da forno e da pasticceria],

e sedotta dalla cesta di limoni appena avuti in regalo,

sono nate loro: le #limonadas,

dove l’unica variante è l’utilizzo di un agrume diverso: il limone al posto dell’arancia. Un dolcetto a zero glutine, a zero lattosio, totalmente veg e dolcificato solo con miele, di asfodelo in questo caso.

Stessi ingredienti quindi delle tradizionali Aranzadas, in variante lemon:

Dosi per 20 pirottini:
-Scorzette di 10 limoni da alberi biologici, senza alcun trattamento chimico
-Miele genuino qb, per caramellare con abbondanza
-Mandorle in scaglie, 7/8 cucchiai

Sono solo tre gli ingredienti ma é fondamentale che siano di prima qualità visto che ne costituiscono la struttura gustativa, l’ assemblaggio, l’ aspetto e l’essenza insieme. A fronte della semplicità dei contenuti… C’è una preparazione un po’ lunga, ma comunque semplice. Si tratta solo di tenere impegnata la cucina per 2/3 giorni per seguirne l’evoluzione, a 4 fasi.

Fase 1: Prima di tutto dobbiamo tagliare la scorza dai limoni, procedendo a spicchi

e poi ritagliando per bene solo la parte superficiale, quella gialla, per ottenere tante striscioline lunghe e sottili della larghezza di 2 mm e dello spessore della sola scorza gialla e porosa del limone.

(Considerato che da un limone medio otteniamo due aranzadas, se il limone è grosso e la buccia é tutta perfetta ci basterà per confezionarne tre.)

Passiamo ora alla fase 2: mettere in ammollo le scorze per 36/48 ore, in acqua fredda, ricordandoci di cambiare spesso l’acqua (che avrà un profumo bellissimo ndr)

Fase3: Trascorse le ore di ammollo, necessarie alle bucce per perdere l’amaro, mettiamo due pentole d’acqua a bollire e immergiamo le scorze, per scottarle: qualche minuto, nella prima pentola, e poi qualche minuto nella seconda.Mettiamo poi le bucce ad asciugare tra due panni puliti per ore, anche tutta la notte.

Fase 4: caramelliamo le scorze: le adagiamo in una padella bassa, le copriamo col miele e accendiamo la fiamma, fuoco basso e attenzione massima a non bruciarle, saranno perfette dopo qualche minuto, colorate e rese trasparenti e lucide dal miele,

aggiungiamo le mandorle a scaglie nell’ultimo minuto di cottura, spatolando con un mestolo di legno, e per finire sistemiamo il tutto, con l’aiuto di un cucchiaio, in piccoli pirottini. È importante far veloci e “formarle” da calde, bollenti anzi.

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