a pensarci bene, essere a contatto con la natura sta velocemente diventando un lusso, perchè quella vera, ricca selvaggia spontanea e meravigliosa è in pericolo e il paradosso è che per tutelare questo bene di lusso è necessario occuparsene da vicino, con estrema semplicità, se ne siamo ancora capaci, nonostante le sovrastrutture, la fretta, la comodità ,i prati finti, e i clichè di questo periodo storico.
In una sola generazione abbiamo costruito e subìto una distanza esagerata tra noi e l’ambiente, in accelerata evoluzione hi-tech, quasi snobbando le basi su cui i nostri nonni e bisnonni hanno messo a punto mestieri, famiglie, tradizione e persino il proprio genoma.
In fondo dobbiamo solo ri-conoscerla e pensare in modo antico, non solo stare attenti ai rifiuti prodotti o a non depredarla senza ritegno, ma calarsi ad un livello di tale semplicità e umiltà che è molto più vicino ad una ricca “vita da poveri” che una povera routine da ricchi, intenti come siamo a consumare da passivi abitanti del terzo millennio.
Non sprecare, contemplare, riutilizzare , rallentare e fare da se’ sono gli unici verbi validi per questo processo.
Scegliere di acquistare cibo senza imballaggi, coltivarne anche a casa , perchè tutto sommato curare delle piantine di pomodori o cucurbitacee non è più impegnativo di un acquario in appartamento , crescere amare e ospitare una o due galline se si possiede uno spazio all’aperto, anche solo come esercizio di consapevolezza, è utile a riabituarci a procacciarci cibo naturale, a percepirne i ritmi, le stagioni e re-impariamo così a capire come tutto arriva in tavola, e persino il suo prezzo.
Immergersi e integrarsi nelle sue piccole, perfette cose, interagire con quel sistema infallibile che sa da millenni come riequilibrare, gestire, armonizzare tutti i suoi elementi, uomo compreso.
Altri minuscoli esercizi di ri-avvicinamento?
-tuffare le mani nella terra per rinvasare seminare e sistemare germogli, e ascoltarne le sensazioni
-far radicare in un bicchiere d’acqua il basilico che ci regala l’ortolano quando spendiamo piu di 20 euro al mercato, e osservare le piccole radici che arrivano giorno dopo giorno
-avere un balcone pieno di piante e fiori e osservare quanta vita c’è intorno, come le piante si muovono, comunicano con noi
-curare e rinfrescare il lievito madre e fare il pane in casa esattamente come facciamo un tiramisù.
-riconoscere le piante e la frutta spontanea e farne cibo, come è sempre stato per l’uomo , i supermercati non sono l’unica fonte di approvvigionamento alimentare, no.
Sono piccoli esercizi, che moltiplicati per miliardi , rieducano al naturale. L’uomo E’ natura, esattamente come gli alberi secolari, le cascate selvagge e le spiagge incontaminate, che pensiamo di frequentare in vacanza, nei weekend, nei momenti di svago fuori dalla Cattività.
E per cattività intendo proprio CITTA’ che analizzando le sue lettere mi sembra proprio la sua forma contratta .
Scegliere cose semplici, sempre e comunque, partendo dalle scelte quotidiane, è un lusso : richiede il bene piu’ di valore che ci possa mai essere, fatto di tanti liberi attimi di adesso.
Articolo pubblicato su Shopping Mag 2024 alla pag . 60
http://www.shoppingmag.it/flip_magazine/shoppingsummer2024/mobile/#p=60